L’ art. 1 della legge n. 228 del 2012 ai comma 491-499 ha previsto l’istituzione di un’imposta sulle transazioni finanziarie, a partire dal 1 marzo 2013.
Ecco un chiaro schema riepilogativo:
Dallo scorso 1 Marzo è valida la tassa sull’acquisto di azioni di Società italiane con capitalizzazione superiore a 500 milioni di Euro (al 30 Novembre 2012).
La tassa si paga a prescindere dal paese da cui proviene l’ordine di acquisto o del mercato in cui tali società sono quotate e indipendentemente dallo Stato di residenza delle parti contraenti ed è a carico del solo acquirente.
E' dovuta se si mantiene lo strumento in portafoglio per più di un giorno e non è quindi inclusa L'OPERATIVITA' INTRADAY.
L’applicazione della tassa avviene sul saldo netto di fine giornata relativo allo stesso strumento finanziario, vale a dire per le sole operazioni che a fine giornata generano un saldo positivo rispetto al saldo del giorno precedente.
Nel 2013, per azioni quotate sui mercati regolamentati, l’aliquota pagata era dello 0,12% sul controvalore del saldo netto positivo di fine giornata.
Da Gennaio 2014 è stata ridotta allo 0,1%.
Nel caso invece di mercati non regolamentati l'aliquota era dello 0,22% nel 2013, ridotto a 0,20% dal 1° gennaio 2014.
L’applicazione della tassa avviene solo in fase acquisto e non verrà applicata sulle operazioni aperte e chiuse nella stessa giornata. Ricordiamo che sono escluse (almeno per il momento) dall’applicazione della Tobin Tax: tutte le operazioni su mercati esteri (ad eccezione del mercato francese), le operazioni su Fondi, sicav, Obbligazioni, ETF, ETC e Valute (Forex), le transazioni relative a prodotti o servizi etici e le forme pensionistiche obbligatorie e complementari.
Esempio 1: operazione multiday acquisto 100 azioni a prezzo 10
Supponendo che le azioni vengano mantenute in portafoglio fino alla fine della giornata avremo le condizioni per l’applicazione della tassa.
Il calcolo per valorizzare l’importo è controvalore dell’operazione * aliquota.
Vale a dire 100 (quantità acquistata) * 10 (prezzo d’acquisto) * 0.12% = 1,2€
Esempio 2: acquisto 1000 azioni e vendita 800 azioni nella stessa giornata.
In questo caso l’imposta sarà applicata alle 200 azioni rimanenti a fine giornata.
Nel caso sopra, pertanto, la Tobin Tax risulta:
(1000-800) * 10€ * 0.12% = 2.4€
Esempio 3: acquisto 1000 azioni e vendita 1000 azioni nella stessa giornata
In questo caso non si applica la tassa.
Per quanto riguarda i derivati che abbiano come sottostante indici o azioni italiane,(Futures, Opzioni, CFD, warrants, covered warrants e certificates), la tassa è entrata in vigore dal 1 Settembre 2013.
L’aliquota è in misura fissa e varia a seconda del tipo di strumento e del valore del contratto, è applicata sia sulle transazioni di acquisto che di vendita, sia intraday che multiday e colpisce sia il compratore che il venditore.
Nota: È prevista una riduzione dell'imposta a 1/5 per le operazioni sui mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.
Esempio 1:
Se ad esempio acquisto un Ftse Mib Future ai prezzi attuali (17.700 punti) sapendo che ogni punto vale 5€, il valore nozionale sul quale calcolare la tassazione sarà pari a 88.500 € (17.700x5) .
Pertanto, l’importo dovuto sarà di 0.15€ in acquisto e 0.15€ in vendita. Qualora però l’indice italiano superi i ventimila punti, il valore nozionale del contratto supererebbe i centomila euro e di conseguenza, l’imposta sarà pari a 0,75€ in entrata e 0,75€ in chiusura del trade.
Esempio 2:
Se acquisto una Opzione CALL sull’indice FTSE MIB con Strike Price 14.500, scadenza settembre 2013 ad un prezzo di 2.140€, la dimensione del contratto o valore nozionale sarà pari a 5.350€ (2.140€ x2,5€) e la tassazione per Tobin tax sarà di 0,015€ in acquisto e 0,015€ in vendita.
Come si calcola il valore nozionale dell’operazione ai fini del l’applicazione dell’imposta?
- Per i contratti futures su indici, il numero di contratti moltiplicato per il numero di punti indici in base ai quali è quotato il contratto per il valore assegnato al punto indice;
- Per i contratti future su azioni, il numero di contratti standard moltiplicato per il prezzo del future per la dimensione del contratto;
- Per le opzioni su indici, il numero di contratti moltiplicato per il prezzo del contratto (premio) espresso in punti indice moltiplicato per il valore assegnato al punto indice;
- Per le opzioni su azioni, il numero di contratti moltiplicato per il prezzo del contratto (premio) moltiplicato per la dimensione del contratto;
- Per le altre opzioni, il premio pagato/ricevuto per la sottoscrizione del contratto;
- Per i warrants/covered warrants/certificates, il numero di warrants/covered warrants/certificates, acquistati, sottoscritti o venduti moltiplicato per il prezzo di acquisto o vendita.
La Tobin Tax si applicherà anche alle Negoziazioni ad Alta Frequenza, individuate come quelle generate da un algoritmo informatico di invio/modifica degli ordini, che avvengono entro la soglia temporale di mezzo secondo.
L’imposta è calcolata giornalmente ed è dovuta qualora il rapporto, nella singola giornata di negoziazione, tra la somma degli ordini cancellati e degli ordini modificati, e la somma degli ordini immessi e degli ordini modificati, sia superiore al 60%, con riferimento ai singoli strumenti finanziari.
Condividiamo la lista completa di titoli esentati dalla Tobin Tax per l’intero 2014.
Fonte: sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Clicca qui per visionarla!
E vi segnaliamo che alcuni titoli su cui non si pagava la Tobin nel 2013, saranno assoggettati all’imposta quest’anno.
Fra questi ci sono titoli come: Astaldi, Banca Ifis, Engineering, Gr Edit Espresso, Italmobiliare, Marr, Cred.Valtellinese, Marr, Safilo, Save, Solo, Vittoria Ass ecc.